Odontoiatria cosmetica

L’odontoiatria estetica e l’odontoiatria cosmetica sono due branche simili ma che presentano delle differenze sostanziali. L’odontoiatria cosmetica è finalizzata a migliorare l’aspetto dei denti e del sorriso. Si avvale non solo dei restauri dentali, come faccette o corone, ma anche di altre tecniche, come ad esempio la chirurgia parodontale o l’ortodonzia, per migliorare l’estetica della
parte inferiore del volto. Si differenzia dall’odontoiatria estetica in quanto quest’ultima, pur avendo le stesse finalità, si avvale solo dei restauri dentali per migliorare il sorriso. Il mio approccio è più vicino all’odontoiatria cosmetica, perché questa branca offre un ventaglio molto più ampio di opzioni per ottenere il risultato desiderato.
L’odontoiatria estetica e l’odontoiatria cosmetica sono due branche simili ma che presentano delle differenze sostanziali. L’odontoiatria cosmetica è finalizzata a migliorare l’aspetto dei denti e del sorriso. Si avvale non solo dei restauri dentali, come faccette o corone, ma anche di altre tecniche, come ad esempio la chirurgia parodontale o l’ortodonzia, per migliorare l’estetica della parte inferiore del volto. Si differenzia dall’odontoiatria estetica in quanto quest’ultima, pur avendo le stesse finalità, si avvale solo dei restauri dentali per migliorare il sorriso. Il mio approccio è più vicino all’odontoiatria cosmetica, perché questa branca offre un ventaglio molto più ampio di opzioni per ottenere il risultato desiderato.
Prima Visita
1.

Tutto comincia con un colloquio informale per capire quali sono le problematiche ed aspettative della persona. Vengono quindi raccolte tutte le informazioni necessarie a studiare il caso: radiografie, impronte, fotografie, misurazioni. Viene condotto un esame scrupoloso per individuare inoltre qualsiasi problematica o patologia del cavo orale. Durante la stessa seduta, in alcuni casi, è possibile anche ricevere il mock-up, cioè un’anteprima del risultato finale ottenuta tramite l’apposizione temporanea di resina composita sopra i denti naturali, che viene facilmente rimossa al termine della visita. Il mock-up non richiede anestesia e non danneggia i denti naturali. In questo modo il paziente può vedere su di sé il design proposto dall’odontoiatra, e in caso richiedere di modificarlo fino ad ottenere il sorriso desiderato.

Provvisori
2.

Basandosi sulle indicazioni del paziente e sull’eventuale mock-up, l’odontoiatra sviluppa in collaborazione col ceramista il design che verrà utilizzato per le faccette o corone provvisorie. Se necessaria, la riduzione dei denti avviene con sistemi ingrandenti e con frese calibrate per ridurre al massimo la quantità di tessuto asportato. Vengono quindi prese delle impronte e cementate delle faccette o corone in materiale provvisorio, che viene rifinito in modo tale da apparire molto naturale e del tutto simile alla forma e colore dei restauri definitivi.

Controllo
3.

Uno o due giorni dopo, il paziente ritorna per un controllo dove vengono rifiniti i provvisori. In questo momento vengono discussi ampiamente il design e il colore scelti nei provvisori. Se necessario, i provvisori vengono modificati facilmente fino a quando il paziente è soddisfatto del suo nuovo sorriso. Vengono quindi raccolte impronte e fotografie per consentire al ceramista di copiare esattamente il design creato nei provvisori. In questo modo sia il paziente che l’odontoiatra hanno il pieno controllo del risultato finale.

Definitivi
4.

Dopo circa 2-3 settimane le ceramiche definitive sono pronte per essere cementate. Il tempo di attesa varia a seconda della complessità ed estensione del caso. I provvisori vengono facilmente rimossi e le faccette o corone vengono cementate permanentemente.

Mantenimento
5.

Uno o due giorni dopo la cementazione permanente, viene effettuato un ulteriore controllo per rifinire i contatti tra i denti e rivalutare il caso. Il paziente entra quindi nella fase di mantenimento, che consiste in regolari visite periodiche per controllare lo stato di salute di denti e gengive, e in una igiene professionale a scadenza semestrale o quadrimestrale.

Casi clinici

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